La banca mondiale del seme

Finalmente inaugurata la più grande banca del seme mondiale nelle isole norvegesi di Svalbard, scavata in profondità nelle rocce del Polo Nord, un bunker con pareti di acciaio e porte antiatomiche.
Bene!! Ora le nostre risorse alimentari sono al sicuro, per sempre.
La chiamano la “banca dell’apocalisse” o la “nuova arca di Noè”, penserete quindi che questa banca ci salverà .. ah di sicuro salverà i loro costruttori.
Tra loro vi sono nomi come Monsanto e Syngenta (i due colossi del geneticamente modificato), e la Pioneer Hi-Bred che studia OGM per la multinazionale chimica DuPont.
A cosa serve una banca mondiale del seme di tale dimensione, quando ve ne sono alcune centinaia sparse per il mondo, e soprattutto, perché i finanziatori principali sono la Rockefeller foundation e Bill Gates?! Non mi verrete a dire che a loro è a cuore il destino dell’uomo e che loro buttano i soldi in pure utopie umanitarie?
Stiamo parlando della famiglia Rockefeller, divenuti i più potenti del mondo senza scrupolo alcuno negli ultimi 100 e più anni della nostra storia. Cosa c’è sotto? Si stanno proteggendo da qualcosa che avverrà che noi naturalmente neanche immaginiamo? O stanno solo mettendo al sicuro i loro interessi continuando a dominare i mercati mondiali, e in primis quelli dei paesi in via di sviluppo, delle semente e degli OGM?
Strano che la notizia non vi sia arrivata non trovate? Una così grande opera.. per tutta l’umanità!..
Eppure qualcuno ne ha brevemente parlato, tra cui la CNN :

Fonte:


Da focus ho tratto:

Una gigantesca cassaforte nel bel mezzo dei ghiacciai. Siamo a circa mille chilometri dal Polo Nord, precisamente nelle isole Svalbard (in Norvegia) e le risorse conservate in questo magazzino sono tra le più preziose del mondo. No niente pietre rare o diamanti, si tratta di semi di riso, grano, fagioli, sorgo, melanzane, patate.
Ben 268 mila campioni di sementi blindati e conservati a 18 gradi sotto zero, per garantire la loro sopravvivenza anche in caso di guerra o cataclisma. A questa temperatura - assicurano gli esperti - le sementi potranno sopravvivere per migliaia di anni (alcuni anche 20 mila). Ma in caso di disastro nucleare o climatico, non saranno le sole risorse capaci di “sfamare” i sopravvissuti, in ciascun Paese esiste una banca nazionale dei semi. In Italia si trova a Bari.
Il progetto del Svalbard Global Seed Vault, promosso e finanziato dal governo norvegese, è sostenuto dal Gruppo consultivo per la ricerca nel campo agricolo e dalla Fao. 

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